Maylender, Michele

Storia delle Accademie d'Italia

Bologna : Forni, [197
Campo Valore
Descrizione Storia delle Accademie d'Italia / Michele Maylender ; con prefazione di Luigi Rava. - Rist. anast. - Bologna : Forni, [197. - 81?]. - 5 v
Note
2 cm. ((Ripr. facs. dell'ed.: Bologna, 1926-1930. - Ed. di 300 esempl. - Date di pubblicazione desunte dalle date di stampa su alcuni volumi. - Il fulcro principale dell’attività del nostro personaggio sta dunque nello studio delle Accademie italiane, dal Quattrocento all’ Ottocento, opera in 5 volumi di 400 pagine ciascuno, ancora oggi considerata di riferimento per gli studiosi. Le Accademie elencate sono 2.750, di tutte le parti d’Italia, comprese Zara, Rovigno, Fiume, Trieste, Gorizia, Capodistria, Pirano. L’idea di dedicarsi allo studio delle Accademie venne a Maylender quando era presidente della “Accademia Filarmonico-drammatica”. Aveva programmato una conferenza, dal titolo: “Le società filarmonico-drammatiche come mezzo di educazione morale ed intellettuale”. Studiandole, si accorse che quella da lui presieduta, e le altre consimili, potevano considerarsi come la continuazione delle Accademie italiane, quali il Cimento, l’Arcadia, ossia associazioni di scienziati, poeti, letterati, filosofi, artisti, sacerdoti ed altri uomini di cultura. Arrivò ad una conclusione che espresse con la frase:

“A Fiume, e in generale nelle nostre regioni, il predominio della cultura italiana, la bellezza e la ricchezza italiana della favella di Dante, contribuiscono quasi di riflesso a far prevalere, anche in politica, quell’elemento che segue questa nazionalità e cultura e a loro difesa insorge, lavora e lotta”.

L’ulteriore studio lo convinse che disponeva di pochi dati, di poche conoscenze, per cui si prefisse di scrivere la storia delle Accademie, viaggiando moltissimo per conoscerle, lasciandoci, così, in eredità anche un cospicuo epistolario. Ma quando volle pubblicare l’opera, non appena terminato il lavoro, che risultò delle dimensioni che abbiamo evidenziato, ebbe la sgradita sorpresa che gli editori, a cui si rivolse, benché interessati, non disponevano delle necessarie risorse economiche. A ciò ovviò la fedele e devota compagna della sua vita, Giulietta Venchiarutti, che gli era stata sempre accanto durante la sua faticosa ricerca e che, alla sua scomparsa, mise in gioco risorse economiche personali per iniziare e portare a termine l’opera di pubblicazione.

Il primo volume fu stampato nel 1926, da Cappelli di Bologna, gli altri a seguire negli anni successivi.

L’opera fu da lui definita:

Un grandioso telaio, incrociato dai numerosi fili provenienti da tutte le direzioni, ognuno egualmente delicato e importante.

In seguito, i volumi furono digitalizzati su iniziativa dell’editore FORNI, non più attivo oggi, e resi fruibili in rete.

È intenzione del relatore organizzare sul tema, nel 2023, un convegno ad alto contenuto scientifico, per rendere testimonianza ad un’opera che, finora, non è stata considerata nel suo vero valore storico e letterario.

Altri legami
Numeri
  • BNI: 77-10314
Autori
Soggetto
Classificazione
  • 060 - ORGANIZZAZIONI GENERALI MUSEOLOGIA
Luogo di pubblicazione
  • Bologna - [Luogo di pubblicazione]
Editore
Paese
Lingua
ID scheda 232
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Maylender, Michele